Roma - Il festival internazionale del film di Roma (15-23 ottobre), la cui direzione artistica quest'anno è affidata ad una cinefila di qualità come Piera Detassis, ci regalerà la prima visione di "Brotherhood" (titolo originale “Broderskab” vai alla scheda del film >>>).
La trama parla di una storia d'amore tra due uomini, nulla di particolare se non si tiene conto del contesto. Lars, dopo aver lasciato l'esercito, decide di entrare in un gruppo neonazista. La principale attività sono raid punitivi contro musulmani e omosessuali; Lars per poter diventare un vero ariano viene affiancato dal proprio mentore Jimmy. Ma ecco l'imprevisto: tra i due scatta una passione, tra carne e sentimenti, fatta di rapporti nascosti e militanza politica.
Neonazisti gay, un tema scottante e impensabile, sopratutto nei paesi mediterranei. Nel Nord Europa e nel Nord America, però, esiste il movimento “Gay Arian Skinheads” (GASH). La pellicola non parla di questo tipo di realtà, ma l'esistenza di un movimento simile pone domande su una realtà spesso taciuta, quando non autorepressa. Gli omosessuali tra le file dei neonazisti e neofascisti non mancano, eppure non se ne deve parlare.
In basso a destra il simbolo del GANS (Gay Aryan National-Socialists)
Il GASH ha un proprio manifesto, che recita: “We fight against jews and streight guys, Hitler was homo sexual! Comrad! All problems you have caused by black and jew! And women too!”
Opera di Attila Richard Lukacs
Gli skinheads gay hanno ispirato molti artisti, da Bruce LaBruce con “No Skin off My Ass” al pittore Attila Richard Lukacs (autore del dipinto qui sopra).
Brotherhood è il primo lungometraggio del regista danese Nicolo Donato, classe '74. I suoi Lars e Jimmy si trovano in una situazione spinosa: devono scegliere se tenere fede alla fratellanza sotto la bandiera del nazionalsocialismo o coltivare il proprio amore. Come andrà a finire? Il film sarà proiettato in anteprima assoluta al Roma Film Festival.
fonti: River-Blog; RomaCinemaFest.it
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